Chi sono
Ciao, sono una dominatrice esperta alla ricerca di uno schiavo o di una schiava (sono bisex) pronti a farsi guidare nel mio universo perverso.
Non sopporto nemmeno in chat schiavi che vogliono proporre: sono Mistress assoluta e conduco i giochi anche durante la conoscenza. Questa è la mia filosofia sessuale e chi ha vissuto esperienze al mio fianco non si è mai pentito di ogni mio comando perché capisco le sottigliezze del desiderio e conduco i giochi come amo fare.
Non sono alla ricerca di persone che mi facciano perdere tempo, so quello che voglio, non amo relazioni virtuali lunghe, solamente approcci conoscitivi per finalizzarsi a momenti d’incontro nel quale esprimere le mie pratiche.
Le mie esperienze di dominatrice
Amo giocare negli ambiti fetish e BDSM da anni. Le mie specialità sono proprio il fetish a qualunque livello. Adoro dominare schiavetti privi di volontà facendogli agognare il profumo dei miei piedi, sottometterli sotto i miei tacchi acuminati, lasciandoli illudere di poter farmi godere sino al momento in cui decido quando interrompere e riprendere.
Voglio far soffrire soprattutto mentalmente, con crudeli giochi di bastone e carota e non m’importa se il culo da profanare con il mio strapon sia maschile o femminile, quello è ciò che mi porta al massimo dell’eccitazione, se urlerai sotto i miei colpi non m’importa, godrò ancora di più.
Tra le altre cose adoro il latex e dovrai presentarti già collarizzato e pronto al guinzaglio a far sì che prenda immediatamente in mano i giochi, nessuna presentazione, nessuna relazione, io comando tu esegui sin dall’inizio.
Sono una Mistress di poco più di quarant’anni, mora con caschetto, dai piedi curatissimi e dalle unghie affilate con le quali mi piace far sentire la mia padronanza sulla schiena, sul petto e sugli organi genitali.
Quindi preparati a leccare una a una le mia dita e ad esaudire i miei desideri, non ti concederò nessuna scelta se non la possibilità di lasciarti dominare come so che ti piace.
Come finale assoluto preferisco un copioso pissing sul corpo del mio schiavo per umiliarlo sino all’ultimo istante del nostro incontro, poi preferisco andarmene senza salutare.